
La Giudea di I secolo d.C. (e parte del I secolo a.C.)
presenta un quadro complesso fatto di conflitti,
resistenza e cooperazione tra le élite ebraiche e le
autorità romane (legati, prefetti, imperatori).
Nell’incontro tra Giudea e Imperium Romanum è da
osservare la matrice politico-religiosa (teocratica)
dell’ἔθνος τῶν Ἰουδαίων che ci viene descritta dalle
fonti interne, principalmente da Flavio Giuseppe e
Filone D’Alessandria. Non mancano i testimoni
esterni come Tacito e Cassio Dione. Al centro di tutto
vi è sempre il Tempio di Gerusalemme. A sua volta, il
Nuovo Testamento e i primi autori cristiani si
inseriscono pienamente con le loro voci in questo
orizzonte giudaico-romano, permettendo una
rilettura su un piano di confronto con eventi
significativi da un punto di vista storico.
Fondamentale diviene la prospettiva di un Giudaismo
caleidoscopico.
di Francesca Lorenzini